Nel 2004 nasce il Centro Baobab – all’interno di una vecchia vetreria abbandonata – situata a Roma, in via Cupa 5, tra il piazzale del Verano e la stazione Tiburtina. In questi anni il centro è stato utilizzato per attività culturali e di prima accoglienza. Dal 12 giugno 2015 questa struttura è diventata un contesto di azione autogestita da parte…
Nel 2004 nasce il Centro Baobab – all’interno di una vecchia vetreria abbandonata – situata a Roma, in via Cupa 5, tra il piazzale del Verano e la stazione Tiburtina. In questi anni il centro è stato utilizzato per attività culturali e di prima accoglienza. Dal 12 giugno 2015 questa struttura è diventata un contesto di azione autogestita da parte di liberi cittadini che spontaneamente hanno prestato il loro tempo per accogliere migranti o rifugiati in transito sul territorio romano.
Il movimento è formato da cittadini, lavoratori, disoccupati, studenti, medici, artisti e persone di ambi i sessi, di ogni ceto sociale e di ogni generazione che da mesi si stanno mobilitando per i diritti dei migranti e il loro libero transito.
Attualmente, dopo lo sgombero della struttura avvenuta il 6 dicembre 2015, in assenza di una sede, il gruppo continua a dare un’accoglienza degna, supportati da associazioni mediche e legali e dalla rete costituita nei mesi con associazioni di attivisti nazionali ed europei, e si è costituito in associazione alla quale è stato dato il nome di “Baobab Experience”.
Il Baobab ha dimostrato che a Roma, e nei suoi dintorni, c’è una società civile cosciente ed umana, che all’occasione agisce con sacrificio e dedizione dando agli altri sostegno psicologico, cure sanitarie, assistenza legale, cibo e vestiti, posti letto e svago.
Il tipo di accoglienza dei volontari del Baobab ha suscitato l’interesse di tante associazioni romane e italiane, di artisti e di privati cittadini. Il Baobab è stato un fenomeno di civiltà e lo vuole essere ancora, per senso civile ed umano, perché ogni volontario, in assenza delle istituzioni, non può assistere inerte alla disperazione di altri esseri umani.