La felicità è una questione sociale più che psicologica. E’ questo il punto di partenza di un campo emergente dell’economia politica conosciuto come “Economia della felicità” secondo il quale alla base della felicità ci sono condizioni oggettive legate ad aspetti economici, politici e sociali. Le popolazioni più felici non sono quindi quelle dove si realizza una mera ricchezza economica ma quelle che possono contare su un sistema di welfare che garantisca giustizia sociale, inclusione, accesso ai servizi sanitari, dignità. Siamo pronti a rivedere il modello produttivistico che mette al centro della crescita il Pil per spostarci su un modello che ruota attorno allo sviluppo umano, secondo gli insegnamenti di Amartya Sen e Martha Nussbaum? Come rivedere le politiche pubbliche in un’ottica che vede le riforme volte al sostegno delle fasce deboli della popolazione, dell’integrazione degli immigrati, dello sviluppo dei servizi come imprescindibili per restituire una società più coesa e, quindi, più felice? Di come le politiche sociali concorrano a creare relazioni in grado di garantire benessere alla società, permettendo ai cittadini un progetto di vita dignitoso e responsabile parlerà il politologo statunitense Benjamin Radcliff, una delle voci più autorevoli nel campo dell’Economia della felicità, assieme allo studioso Alexander Pacek, la cui ricerca si focalizza sul rapporto tra life-satisfaction e politica. A moderare l’incontro il giornalista Ferruccio de Bortoli.
Benjamin Radcliff, University of Notre Dame e Alexander Pacek, Texas A&M University, “La politica della felicità”.
Conduce: Ferruccio De Bortoli