La riflessione sul futuro dei servizi educativi per la prima infanzia non può prescindere dal confrontarsi con le sfide legate alla promozione dell’innovazione e della qualità educativa. Dopo oltre quarant’anni dalla legge 1044 del 1971 che istituiva gli asili nido intesi come “un servizio sociale di interesse pubblico”, quali ingredienti possono oggi essere considerati essenziali per promuovere la qualità dei servizi educativi per i bambini e le bambine da zero a sei anni? Tale tema appare cruciale nella fase attuale in cui il combinato disposto tra l’obiettivo di contenimento della spesa pubblica e l’esigenza di offrire servizi di cura che consentano ai genitori di essere attivi nel mercato del lavoro rischia di andare a discapito dell’attenzione al versante della qualità dei servizi. Partendo da questi spunti, la sessione si propone di affrontare tre domande principali:
– Cosa significa fare un servizio educativo di qualità per la prima infanzia oggi?
– Come sono cambiate le disposizioni normative relative alla qualità nei servizi educativi per la prima infanzia, anche rispetto alla diffusione dei servizi “innovativi” e/o in convenzione?
– Quali prospettive si aprono sul fronte della qualità con la delega per la riforma dei servizi educativi 0-6, chiamata a ridisegnare l’assetto dei nidi e della scuola dell’infanzia?
Introduce:
Emmanuele Pavolini, Osservatorio internazionale su Coesione e Inclusione Sociale e Università degli Studi di Macerata
Ne parlano:
– Fabiola Casarini, Direttore Scientifico Centro di apprendimento e ricerca TICE
– Margarita León, Università Autonoma di Barcellona
– Claudia Giudici, Presidente di Reggio Children
– Francesca Puglisi, Senatrice della XVII Legislatura della Repubblica Italiana, membro della Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza
– Nice Terzi, Presidente Gruppo Scuole e Nidi Infanzia
Modera: Franco Giubilei corrispondente de LaStampa
Scarica le slide introduttive dell’intervento di Ilaria Madama