LE PENSIONI ITALIANE AL NODO DELL’EQUITÀ
Tradizionalmente additato per l’insostenibilità finanziaria, le iniquità intercategoriali e gli effetti redistributivi spesso perversi, dopo due decenni di riforme il sistema pensionistico italiano è oggi generalmente apprezzato – tanto nel discorso pubblico domestico quanto nelle sedi europee e internazionali – come modello sostenibile finanziariamente ed “equo” sul piano attuariale.
Tuttavia, sul piano dell’adeguatezza delle prestazioni e dell’equità sostanziale i profili di criticità – e le conseguenti sfide per i policymaker – non mancano. Il Convegno, organizzato dal Laboratorio Welfare (WeL) di LPF, mira a favorire una riflessione sullo stato del sistema pensionistico in Italia ad oltre vent’anni dalle grandi riforme degli anni ’90 – che ridisegnarono l’architettura del sistema ridefinendone la logica di funzionamento – e dopo la giuntura critica rappresentata dalle riforme adottate durante la “crisi dell’Euro”.
Introduce: Matteo Jessoula, Università degli Studi di Milano e LPF-WeL
Intervengono
Giuseppe Russo, direttore Centro Einaudi
Fabrizio Patriarca, Università di Roma-La Sapienza
Elsa Fornero, Università di Torino e CERP
Roberto Leombruni, Università di Torino
Igor Guardiancich, University of Southern Denmark
Conclusioni: Michele Raitano, Università di Roma-La Sapienza
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